mercoledì 28 aprile 2010

Virtua Tennis 2


Hitmaker, uno dei team più talentuosi e prolifici interni a Sega nei primi anni del millennio scorso ci regalò poco tempo prima della scomparsa della mitica console dei sogni il gioco di tennis più bello di sempre e nel contempo uno dei giochi sportivi in generale più divertente e godibile che sia mai uscito da una sala giochi dove era una delle presenze fisse insieme a nientedimeno che Virtua Striker, Crazy Taxi (altro capolavoro di Hitmaker) e Sega Rally che nemmeno a dirlo giravano tutti sui cabinati Naomi della Sega, se mai qualcuno dubitasse del mio assoluto funboysmo per la Sega che fu (ndr)
Virtua Tennis 2, uscito negli states con il nome di Sega Sports Tennis 2k2 prende molto, ma se vogliamo dire quasi tutto dal suo predecessore uscito solo un paio di anni prima, sostanzialmente come meccaniche di gioco e modalità sembrerebbe proprio di trovarsi davanti ad un semplice upgrade con giusto qualche tennista in più e qualche nuova arena, infatti la modalità arcade fa sempre mostra di se, e questo non è certamente un male visto che Virtua Tennis è un arcade perfect e se avete la mia stessa fortuna di poterlo giocare su di un monitor crt con uscita video in vga e un bell'arcade stick della Sega, potreste immergervi a tal punto dal frugarvi in tasca alla ricerca del gettone per continuare la partita.
L'altra modalità presente nel gioco è anch'essa una vecchia conoscenza di chi ha giocato in passato al primo Virtua Tennis, nel World Tour, potremo scegliere tra un nutrito roster di tennisti di fama internazionale dal momento che il gioco ha acquisito le licenze ATP, e qui a differenza del primo avremo anche il piacere di selezionare le tenniste in gonnellino, quindi come ultimi nel ranking mondiale saremo costretti a risalire la china, sfidando i tennisti più scarsi e sconosciuti in singoli e doppi insieme al nostro fidato compagno oppure allenandoci in divertenti e molteplici minigiochi che però dopo un certo livello diventeranno talmente ostici da provocare nevrosi nei soggetti più psicolabili, inoltre potremo sbloccare nuovi tennisti, palazzetti e uniformi spendendo il denaro guadagnato nel tour.
...E non può ovviamente mancare la classicissima modalità esibizione dove potremo sfidare i nostri amici fino ad un numero massimo di quattro persone per quanto riguarda il doppio.
Quanto detto fino ad ora si può di fatto copia-incollare nell'eventuale recensione del primo Virtua Tennis, però da adesso la musica cambia perchè questo suo seguito ha ben più muscoli da mettere in mostra
Inanzitutto i movimenti dei tennisti in campo sono di gran lunga migliorati e pur mantenendo il tanto amato approccio arcade qui possiamo notare come muovere il tennista da una parte all'altra del campo in maniera efficace sia un compito ben più arduo di prima, adesso dopo aver magari recuperato in maniera spettacolare la pallina schiacciata nell'angolo opposto al nostro, il tennista perderà molto tempo prima di rialzarsi e riportarsi in posizione di difesa, avvicinando cosi il gioco ai movimenti del tennis reali, inoltre avremo un colpo in più a disposizione oltre al tiro teso e al pallonetto, potremo imprimere alla pallina un tiro smorzato il qui scopo è probabilmente spiazzare l'avversario con un tiro vicino alla rete piuttosto che con un classico spin lungo.
Ma veniamo adesso alla grafica, Virtua Tennis 2 è con tutta probabilità uno di quei giochi che più ha spremuto il potente hardware del Dreamcast, anche se sono in molti a sostenere la tesi che se gli eventi fossero stati meno avversi e la console fosse sopravissuta fino al suo naturale ciclo di vita ne avremo viste davvero delle belle (altra perla di funboysmo,ndr.), comunque la pulizia dell'immagine, la fluidità nei movimenti e il nutrito numero di poligoni elevano questo gioco a standard a cui nemmeno nella generazione PGX (ps2,gamecube,xbox) abbiamo visto in un gioco di sport.
Ammetto di essermi sforzarto parecchio nel trovare un qualche difetto in questo gioco, è difficile trovare difetti degni di nota in un gioco che lascia sfilare via molte ore dal tuo naso senza che te ne accorga ,comunque se è proprio è della pignoleria spiccia che avete bisogno, vi posso solamente mettere sul piatto un comparto audio piuttosto anonimo per quanto riguarda le musiche che potrebbero risultare ripetitive alla lunga, fermo restando che possiamo contare su una qualità audio degli effetti in-game a dir poco straordinaria, dalle esultanze del pubblico sugli spalti, agli sforzi degli atleti agli sfx di racchetta e pallina.
Inoltre il livello di difficoltà potrebbe essere frustrante per chi è abituato alla facilità dei giochi odierni, e già nella modalità arcade dopo il terzo incontro diventa bello bastardo e molti di noi saranno costretti ad avere a che fare molte volte con il counter del Game Over, sono costretto a mettere a malincuore il livello di difficoltà tra i difetti, anche se sono dell'opinione che più un bel gioco offre un livello di sfida alto e più si avvicina al capolavoro.


Voto-9,5

Pregi
Arcade Perfect
Graficamente è da 2010 e non da 2001
Non è longevo, è eterno

Difetti
Musiche piuttosto sciatte
Arriveremo ad odiare alcuni tennisti,mi vengono ancora le convulsioni al solo sentire il nome di Kafelnikov

Andrea "Doria" Marchi

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Luca Paternesi(Amministratore)

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Andrea Marchi(Redattore)

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Filippo Ceron(Redattore)

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