giovedì 28 febbraio 2008

Recensione Bioshock(X360)

BIOSHOCK
Piattaforma: X360
Sviluppatore: 2k Boston
Produttore: Take Two
Data uscita: 2007
Reperibilità:Ottima
Fps, uno dei generi ludici che raggiunge numeri di vendita più alti (soprattutto negli USA), ma, anche uno dei generi oramai più piatti e senza innovazione che, oggi, sta eleggendo a nuovo messia su console, un "certo" Halo 3: sparacchino sviluppato da Bungie, dall'hype elevatissimo ma dalla resa finale (tranne l'ottimo multiplayer) invero singhiozzante. Ovviamente tutti hanno esaltato Halo 3: per essere "cool" e bearti di te stesso con gli amici del "bimbominkiaclub" devi giocare Halo 3. Qui è il momento in cui il redattore deve prendersi le proprie responsabilità verso il mondo e indirizzare la massa sul come non buttare nel cesso i propri sudati risparmi su un prodotto dallo spessore ludico totalmente inferiore. Il redattore quindi vi indirizza senza timor di critiche verso questo BioShock, sviluppato dai talentuosi ex-Irrational Games. Questo gioco è LA ventata d'aria fresca che tutti i fan di FPS aspettavano. Esso si pone in una posizione avanguardista e annovera una profondità strutturale eoni luce avanti ad altri esponenti del genere anche più quotati (da EDGE, ovviamente). A livello narrativo BioShock è qualcosa di inusitato in un genere che troppo spesso ha trame profonde quanto un discorso di Costantino Vitagliano.
Esso ci racconta la storia dell'utopia di un uomo che si tramuta nell'incubo di molti, un sogno destinato a diventare anarchia e dittatura allo stesso tempo, prendendo i lati peggiori di entrambi e che terrà attaccato allo schermo il giocatore fino allo "schlinderlistiano" finale. BioShock sconvolge per "l'umanità" che vi è insita: vi farà sentire un dio se "lavorerete" di plasmidi (speciali ricombinazioni genetiche che vi daranno poteri sovrannaturali) ma allo stesso tempo, se ne abuserete, esso vi farà notare la vostra perdita d'umanità, il vostro progressivo diventare mostri fra i mostri.
Ma non vi diremo troppo per non rovinarvi la sorpresa.
Tecnicamente BioShock è su livelli tecnici e artistici elevatissimi: ai nostri occhi si parerà davanti una metropoli utopistica sottomarina nata dall'unione del futurismo più sfrenato e di splendidi elementi Art Nouveau (il gioco è infatti ambientato negli anni '50).
Un motore poligonale di altissimo livello ricoperto da textures dettagliatissime e splendidamente colorate, il tutto con un'ottima fluidità senza rallentamenti di sorta.
Il livello di dettaglio grafico spaventoso si fa notare subito al passaggio dal primo filmato al primo istante giocabile con il nostro personaggio: il dettaglio è talmente elevato che non si percepisce lo stacco con il filmato. Il sonoro è altamente evocativo e già lo capiamo quando, nei primi momenti di gioco, ci troveremo accompagnati dalla divina chitarra gitana di Django Reinhart.
Tutte le musiche sono ispiratissime in generale, e i vari effetti di gioco metteranno a dura prova il vostro sistema nervoso, e tutto, cosa rara per un videogame, coadiuvato da un doppiaggio realmente variegato ed eccelso.
Cosa dire in definitiva di questo BioShock? Beh...possiamo attingere alla massima iniziale di Andrew Ryan, il creatore di Rapture: "l'uomo forse non ha diritto al frutto del sudore della sua fronte"? E visto che le risposte non lo soddisfacevano, esso scelse Rapture. Scelse l'impossibile. Beh, Ryan non è riuscito nel suo intento, invece alla 2k Boston ce l'hanno fatta: hanno rifilate sonore mazzate al sopravvalutatissimo Halo 3 e ai suoi presuntuosi creatori e, mentre essi si crogiolavano sul loro capolavoro annunciato, 2k Boston ha tirato fuori un gioco destinato a essere ricordato, e questo, al contrario di "altri", per VERI meriti.
Voto: 9
Pregi:
Struttura ludica avanguardista per il genere
Tecnicamente eccelso
Difetti:
Prima o poi finisce
Ancora qualcuno sta dicendo: "ma Halo 3"?

Luca "dracula83" Paternesi

martedì 19 febbraio 2008

Test Suncom TAC 2

SUNCOM Totally Accurate Controller 2

Oggi testiamo una delle periferiche che sicuramente ha accompagnato moltissimi di noi nelle lunghe nottate passate davanti all'Amiga, al Commodore 64, Atari ST e similiari.
Da molti definito come uno dei migliori joystick, se non il migliore, per le sucitate macchine: il Suncom Totally Accurate Controller 2...TAC 2 per gli amici.
Il joystick si presenta in una livrea molto austera e retrò(anche per l'epoca paragonato alle diavolerie create in quel periodo o anche al più "semplice" Competition Pro) ma di indiscutibile gusto e capace di infondere da subito un'innata sensazione di robustezza confermata poi dalla prova che vi andiamo a descrivere.
Il TAC 2 si presenta con: uno stick a 8 direzioni, due tasti fuoco e un collegamento tramite connettore a 9 pins(standard c64-128,Amiga,Atari 2600,ST e similiari), come dicevamo prima,quindi, molto essenziale nella sua dotazione.
Quando andiamo a sollecitare lo stick notiamo subito che non è presente il classico "click" dei joystick similiari e ciò è dato dal fatto che il TAC 2 non utilizza microswitches sollecitati dalla leva come i suoi concorrenti ma basa la sua tecnologia su una bilia metallica posta alla base dello stick che sollecitata dalla stessa va a toccare 4 contatti metallici posti all'interno che danno l'impulso del movimento, una soluzione se vogliamo abbastanza essenziale e tecnologicamente poco evoluta ma che come vedremo poi si rivela alla fine vincente.
Abbiamo testato il joystick su un'Amiga 600 con uno shoot em up bello impegnativo come Disposable Hero dei Boys Without Brain e la periferica si è comportata egregiamente dando sempre una perfetta sensazione di controllo senza la micro-latenza tipica della sollecitazione dell'asta sugli switches presenti in molti concorrenti.
Dopo una lunga sessione di gioco possiamo costatare nuovamente con piacere che il TAC 2 è un prodotto di ottima fattura e costruito con materiali robusti capace di infondere un'ottima sensazione di controllo in ogni situazione e con i più variegati generi ludici.
Abbiamo rilevato un solo seppur marginale difetto: se sottoposta a sollecitazioni molto elevate(al di sopra del normale utilizzo ludico comunque) l'asta del TAC 2 tende ad "allentarsi" ovverosia a presentare un gioco eccessivo della leva, aprendolo abbiamo costatato che ciò dipende dal gommino che collega la parte terminale dell'asta alla bilia interna che tende ad allentarsi.
Lo ripetiamo solo se sottoposto a sollecitazioni fuori dalla norma e comunque nulla di irrimediabile visto che una volta aperto il joystick basta dare una "stretta" al collegamento bilia-gommino-asta e tutto torna come prima.
Comunque al di sopra del succitato difetto la periferica funziona perfettamente e si presenta molto robusta e duratura e merita a nostro parere un posto di rilievo tra i joystick per Amiga e similiari.

CONCLUSIONI
Senza fronzoli e di ottima fattura: Un prodotto concreto.
APPROVATO

Luca "dracula83" Paternesi

giovedì 14 febbraio 2008

Recensione Shadow Fighter (Amiga)

SHADOW FIGHTER
Piattaforma-Amiga 500
Sviluppatore-NAPS team
Produttore-Gremlin
Data uscita-1994
Reperibilità-Buona


Picchiaduro a incontri e Amiga...brutta associazione di parole, soprattutto perche' la maggior parte delle software house giapponesi come la Capcom con il suo Street Fighter 2 davano in mano le licenze di conversione a case come la US Gold che spesso e volentieri deturparono grandi classici in fase di conversione di codice.
Parlavamo di Street Fighter 2...abbiamo una smorfia di raccapriccio ancora oggi se ripensiamo alla vergognosa conversione che la US Gold fece per Amiga tanto che faceva quasi dubitare delle reali risorse della meraviglia a 16 bit della Commodore.
Fortunatamente in pieno 1994 proprio nel periodo in cui molti sviluppatori stavano abbandonando Amiga qualcuno ha deciso di sfatare questo tabù e, sapere che si tratta di un team tutto italiano non puo' che farci piacere.
Mettiamo subito in chiaro una cosa: Shadow Fighter è senza riserve il miglior picchiaduro a incontri mai apparso su Amiga, e non per demerito delle succitate conversioni dei capolavori nipponici, ma soprattutto per una realizzazione magistrale: sprites disegnati e animati in maniera perfetta, personaggi dal tratto manga e giocabilità che da il giusto tributo ai vari shoryuken et similia del succitato capolavoro targato Capcom.
Fatevi bastare, una giocabilità fulminea che trae il meglio dal singolo tasto di fuoco e dallo stick del vostro joystick, fatevi bastare un ampio roster di personaggi selezionabili caratterizzati in maniera splendida, fatevi bastare fondali perfettamente animati tanto da far dubitare del quantitativo di ram realmente posseduto da Amiga e personaggi disegnati e animati in maniera ineccepibile, fatevi bastare le prese, finora sconosciute ai picchia picchia su Amiga fatevi bastare tutto questo senza preconcetti sulla macchina in cui gira e avrete un grandissimo picchiaduro a incontri, come gia' detto sicuramente il migliore mai apparso su Amiga e il fatto che sia stato programmato da un team italiano come dicevamo non puo' che inorgoglirci.

Voto-8,9
Pro
Grafica splendida
Ottima giocabilità
Molti personaggi e ottimamente diversificati
Contro
Nulla di rilevante da segnalare

Luca "dracula83" Paternesi

mercoledì 13 febbraio 2008

Recensione Shadow of the colossus (PS2)

SHADOW OF THE COLOSSUS
Piattaforma-PS2
Sviluppatore-ICO team SCEE
Produttore-SCEE
Data uscita-2005
Reperibilità-Ottima

E parlammo di ICO ...

Si qualche tempo fa abbiamo recensito su queste pagine il capolavoro di Fumito Ueda e ora ci accingiamo a fare lo stesso con il suo successore spirituale, Shadow of the colossus appunto.
Tutto comincia con noi....un tempio...la nostra ragazza esanime sull'altare e noi che chiediamo grazia a una qualche ancestrale divinità.
Vorremmo che fosse ancora in vita, la vorremmo strappare dal mondo dei defunti, ma ci costerà caro: la divinità ci concederà grazia solo se compiremo per lei una missione suicida, dovremmo abbattere i colossi che popolano quelle terre.
Ma cosa sono questi colossi?
Beh proprio quello che dice il nome, sono dei giganti dalle forme e dimensioni piu' disparate che vivono in quelle terre...visivamente...
tecnicamente invece sono i veri "livelli" del gioco nonche' una delle piu' grandi rivoluzioni del game design da che esso esiste.
Fumito Ueda prosegue il suo percorso "illuminista" nell'adventure cominciato proprio con ICO e fa si che i giganti siano il vero e proprio livello di gioco, si perchè una volta che ci pareremo di fronte ad essi dopo averli cercati in lungo e in largo in queste lande, dovremo studiarli, per scoprire i loro punti nevralgici(i punti vitali insomma) dove dovremo affondare la nostra spada.
Questi punti vitali sono, a seconda del gigante, in varie parti del loro corpo quindi dopo aver capito dove sono dovremo scalare letteralmente il colosso e cercare di colpirlo nei suddetti punti finche non stramazzerà al suolo e per far questo dovremo interagire spesso con le strutture circostanti.
Ma basta parlare di tecnicità su questo gioco, sarebbe quasi offensivo...
Parliamo dell'emozione che genera: quando vi si parerà di fronte il primo colosso capirete forse per la prima volta quanto noi umani siamo una cosa piccola e insignificante nei confronti dell'immensità della natura, ma sarete spinti oltre i limiti dell'umano coraggio dall'amore per l'amata defunta e vi arrampicherete, con determinazione, sfidando quella natura che sembra insormontabile.
Vedrete quel gigante che cercherà di scacciarvi come si fa con una fastidiosissima mosca, lo colpirete e lo vedrete provare dolore...
Intensamente...
Esso si agiterà ancora di più scoprendo che sta per morire...e proverete pena, per per quello che in fondo è solo un essere vivente la cui unica colpa è quella di essere il riscatto da pagare per la vita della vostra amata, si proverete pena quando vedrete i suoio occhi spegnersi...
Maledirete quella divinità per avervi affidato un compito del genere ma sarete spinti a compierlo, ogni volta che tornerete nel tempio dopo aver ucciso un colosso, vedendo quel fragile corpo esanime sull'altare.
Parliamo invece degli scenari maestosi che vi pareranno davanti: paesaggi splendidi e strutture monumentali e i colossi...essi sono delle vere opere d'arte animate che con la loro magnificenza si estendono a completamento stesso del paesaggio circostante.
Parliamo del vostro destriero, animato in maniera sublime, che ci accompagnerà nella nostra ricerca dei colossi, guidati solo dalla luce riflessa del sole nella nostra spada che ci indica la via percorribile.
Parliamo del sonoro, maestoso nel suo incedere e accompagnare l'epicità degli scontri.
Parliamo dell'atmosfera...disarmante...un'iconografia ludico-artistica parto di un team in un periodo di fervore creativo inimmaginabile.
Parliamo...no...
Stiamo parlando anche troppo, l'unica cosa che ci preme di dirvi e che questo Colossus è un'opera d'arte fatta di codice che si staglia li a deridere il consumismo moderno e i suoi miti passeggeri che alla prima folata di aria fresca si frantumano come un castello di sabbia e ponendosi li fiero come i colossi che lo rappresentano a testimoniare, insieme al già citato ICO, un periodo di verve creativa e stilistica eccezionale per alcuni dei migliori game designer oggi in attività.

Voto-9,8
Pro
Grafica splendida
Atmosfera unica
Originalità ludica stratosferica
Contro
...
...
...
...Bahhhhh!
Luca "dracula83" Paternesi

martedì 12 febbraio 2008

Counter Strike si materializza su Dreamcast

Lo sviluppo indipendente sulla mitica piattaforma Sega non conosce limiti...infatti la scena degli sviluppatori improvvisati per Dreamcast può contare su di una nutrita schiera di persone con mooooolto tempo libero e con una scarsa vita sociale mi viene da pensare.
Dovete sapere..... esite un tale che si fa chiamare Dreammatrix che ha pensato bene di rippare e modificare completamente le texture e i suoni di Half Life per poi impiantarci su quelle di Counter Strike...il risultato è un gioco tutto nuovo con il motore grafico di Half Life ovviamente....cosa che poi effettivamente fecero i programmatori di Counter Strike al tempo....però questo tizio lo ha fatto per Dreamcast.
Apro una piccola parentesi su Half Life per Dreamcast...il gioco non è mai uscito in via ufficiale sulla console Sega...sebbene il titolo in questione fosse ormai in sviluppo da anni....gli sviluppatori in fase di conversione da pc a dc avevano apportato numerose migliorie grafiche....infatti il gioco sembrava avanti anni luce rispetto alla sua controparte per pc che aveva ormai comunque fatto il suo tempo.
Dopo una massiccia campagna pubblicitaria il gioco venne incredibilmente cancellato a sole due settimane dalla sua uscita ufficiale cosa che lasciò sgomenta gran parte del popolo del Dreamcast....salvo poi lasciarli ancora più sgomenti poco tempo dopo quando il gioco si materializzò come per miracolo sulla nuova playstation 2 di Sony...potere del mercato gente, ma non dell'obiquità.
Fortuna che anche la potenza dello sharing scorre potente in qualche beta tester della Valve.... se oggi possiamo giocare alla cazzutissima versione dreamcast di Half Life lo dobbiamo presumibilmente a qualche spirito santo che ha infatti diffuso in rete il gioco completo...ed oggi basta digitare su Emule... Half life Dreamcast per potersi scaricare e quindi giocare questa ennesima meraviglia incompresa della console più sfortunata della storia.
Ebbene qui chiudo la parentesi sulle tristi sorti di Half Life per aggiungere ancora qualcosa su questo progetto amatoriale....non ci troviamo di fronte ad una semplice mod grafica di Half Life...il tizio ha rielaborato tutte le mappe, le armi, i suoni e cazzi annessi...quindi praticamente abbiamo Counter Strike per Dreamcast...l'opera di conversione è ancora in fase beta a quanto ho capito, ma sembrerebbe che il grosso del lavoro sia ormai stato fatto...infatti ben 13 livelli sono già belli che pronti....ho messo in scarico il rip del gioco...che và copiaincollato su varie cartelle di Half life e quindi rimasterizzato...credo che tra circa un paio di giorni avrò fatto tutto (ohi...ho anche una vita sociale io) e se siete interessati magari vi pubblico una piccola guida sul da farsi.

Qui sotto c'è il video su iutub che senza tanti giri di parole vi esplica ancora meglio la realizzazione del progetto...come vedete è un gioco tutto nuovo anche se la qualità del video è penosa...comunque sembra davvero Counter Strike cazzo....e se gira pure in VGA alloro godo!

Andrea "Doria" Marchi


sabato 9 febbraio 2008

Recensione Agony (Amiga 500)

AGONY
Piattaforma-Amiga 500
Sviluppatore-Psygnosis
Produttore-Psygnosis
Data uscita-1992
Reperibilità-Scarsa

Inizio anni 90...l'Amiga 500 dominava il mondo del videoludo europeo...epoca di fervore creativo nel nostro continente, gli sviluppatori europei si annoveravano in questo periodo tra i migliori al mondo e la maggior parte sviluppavano ovviamente per la meraviglia a 16 bit di casa Commodore:Team17, Factor 5, Bitmap Brothers, Delphine e molti altri tra cui Psygnosis appunto, tutti fautori di una splendida epopea ludica putroppo oramai legata solo ai ricordi.

Si parlava di Psygnosis: anche se ora è solo una branca della Sony europea nomata Sony Liverpool Studio,all'epoca rappresentava una delle migliori realtà ludiche europee.
Quello di cui stiamo andando a trattare, è quasi sicuramente la vetta più alta della creatività della software house inglese, e non ce ne vogliano i fan degli altri capolavori passati della SH in questione come Wipeout, la casa del gufo pur sfornando capolavori su capolavori non riusci mai a egualiare le vette artistiche raggiunte con questo gioco.

Già dall'intro ci accorgiamo che c'è qualcosa di più in questo gioco, quando veniamo accolti e abbracciati dallo splendido tema introduttivo opera di Tim Wright: una ,musica avvolgente, triste, malinconica che ci prende per mano e ci porta verso scenari di immortale bellezza...terre incantate oramai in rovina, mari in tempesta con relitti che galleggiano(il primo livello...da antologia...).
Arte grafica in poche parole...

Agony è una tela affrescata in movimento in cui vi sono disegni di inafferrabile bellezza, sprites animati in maniera sublime e fondali...cristo i fondali!
Vi si pareranno di fronte scenari immortali disegnati in un momento di elevatissimo fervore artistico dominati da un monumentale uso del parallasse: tutto o quasi in Agony si muove: il mare, il ponte in balia del vento di tempesta, i castelli sullo sfondo, la vegetazione, la luna...
Come si diceva all'inizio, in Agony anche il sonoro tocca vette inaudite: musicisti come il sopraccitato Tim Wright, Jaroen Tel, Robert Ling, Allister Brimble, Frank Sauer e Martin Wall composero musiche di immortale bellezza per l'occasione che ancora riescono come allora a rapire il fruitore con la loro sconvolgente bellezza.

A livello strutturale Agony si presenta come uno shoot em up altamente ostico nella sua elevatissima difficoltà generale, gli stage sono in tutto solamente sei ma la giocabilità che non permette il benchè minimo rilassamento o errore farà si che non sia un'impresa facile portare a termine il gioco, il giocatore occasionale anzi, crediamo, lo abbandonerà dopo i primi minuti, scoraggiato dalla difficolta' generale, ma per chi avrà la costanza di domarlo potra dire di aver vissuto una delle esperienze videoludiche più belle di sempre se non nel suo gameplay, in fondo tradizionale, nella sua ancora inarrivata supremazia artistica e nell'aver mostrato con dirompenza al mondo il talento mostruoso di programmatori come Yves Grolet, disegnatori come Frank Sauer e Marc Albinet e musicisti come quelli citati qualche riga fa...

Psygnosis all'apice della propria arte...INDIMENTICABILE!
Voto-9,6
Pro
Arte grafica in movimento
Musiche idilliache
Atmosfera inegualiata
Contro
Difficile, molto difficile

Luca "dracula83" Paternesi

venerdì 8 febbraio 2008

Recensione Puzzle Bobble(Coin op)

PUZZLE BOBBLE
Piattaforma: Coin Op
Produttore: Taito
Sviluppatore: Taito
Data di uscita: 1994
Reperibilità: Buona
Come fare a recensire un gioco del genere? Come fare a dare un voto a un qualcosa che è più di un gioco, è il capostipite di un genere, è una droga, è ipnotico, è infinito...Come dare un giudizio sulla grafica ad un gioco che della grafica se ne sbatte altamente?Rispondere a queste domande è ardua impresa, e forse io stesso non ne sarò capace e lascerò gran parte di voi con interrogativi e punti non compresi.Ma lasciatemelo dire: Chissenefrega!Perchè Puzzle Bobble non è un gioco, è un esperienza, è un qualcosa che tutti nella nostra vita abbiamo provato almeno una volta (voglio vedere se tra voi c'è qualcuno che non ha mai giocato a questo capolavoro), è un gioco che è rimasto uguale a se stesso negli anni, un gioco oserei dire perfetto.Per quanto ritengo scontato che tutti voi sappiate le meccaniche di questo gioco, essendo questa una recensione devo far finta di parlare di un gioco totalmente nuovo e spiegare come funziona il tutto. Niente di più semplice. In Puzzle Bubble noi controlliamo una lancetta che spara palle colorate. Il nostro obiettivo sarà quello di unire 3 palle dello stesso colore per farle scomparire e liberare così l'area di gioco fino alla totale pulizia dello schermo. Un Gameplay così semplice è sconcertante, e a mio avviso geniale! Infondo lo sappiamo tutti che i giochi più stimolanti nascono dalle idee più semplici e PB ne è la prova, così come è la prova che la grafica nei videogiochi non è tutto , anzi in alcuni casi non conta niente! Devo però ammettere che anche sotto il profilo grafico PB fa un po' la sua figura, non tanto nel dettaglio degli sprite, nè nel numero di poligoni presenti su schermo, ma nella caratterizzazione dei personaggi e nei colori sgargianti delle palline tutte tonde, insomma più in generale nello "stile".
I personaggi poi sono quelli tenerissimi della serie Bubble Bobble il che, unito alla semplicità di gioco, ha fatto sì che il titoli fosse molto apprezzato anche dal pubblico femminile che, forse per la prima volta, entrò di diritto nel target videoludico. L'aspetto sonoro (anch'esso decisamente marginale rispetto al gameplay e alla longevità) è comunque sufficiente, con vocine simpatiche e canzonette d'altri tempi. Un gioco semplice, immediato, spietato e per certi versi "tenero" (non per altro è stato uno dei giochi più amati dal pubblico femminile come si diceva pocanzi). Un gioco potenzialmente infinito e con una giocabilità perfetta, al quale io personalmente gioco tutt'ora e ci ho giocato un po' sempre nel corso della mia vita. Se non l'avete mai provato (ma ne dubito) provatelo, e se lo avete già fatto....non smettete mai di giocarci! E' un consiglio!
Voto:8,5
Pro
divertentissimo
tenero
dannatamente old school
Contro
dunque vediamo...
ah si...
no, mi è sfuggito...

Edoardo "Method 03" Incerti

giovedì 7 febbraio 2008

Recensione Alien vs Predator (Atari Jaguar)

ALIEN vs PREDATOR
Piattaforma-Atari Jaguar
Sviluppatore-Rebellion
Produttore-Atari
Data uscita-1994
Reperibilità-Scarsa
A volte ci sono giochi ignobili che vendono solo perchè escono su una console alla moda, quindi secondo la massa sono meritevoli di acquisto solo per questo, ma in questo strano mondo digitalizzato talvolta capita anche che esca un capolavoro, una pietra miliare che da sola riesce a far brillare di luce riflessa anche la console su cui esce: AvsP è uno di questi e anche da solo giustifica il fatto di avere una console sfigata come il Jaguar connesso al televisore, monumentale, claustrofobico, violento, immersivo e anche di più AvsP nel contesto dell'epoca è paragonabile a Paul Simonon che sbriciola il suo basso al suolo mentre i suoi Clash urlano London Calling, niente dopo ciò sarà come prima nel campo degli FPS.
Questo tipo di giochi tutti figli di una costola di Doom e una di Wolfenstein fino all'"Anno Mundi Rebellion" erano legati alla filosofia dell'entro-sparo-a-tutto-ciò-che-si-muove-esco senza la benchè minima variazione alla formula, AvsP pone qualche diversificazione alla ricetta, mettendoti su un piatto d'argento tre stili di gioco legati a doppio filo ai tre personaggi selezionabili alle loro strategie e ai loro obiettivi: selezionando il Predator si diventa delle macchine maciullacarne avendo a disposizione un arsenale pazzesco e una tuta che rende invisibili(attenzione però che non ha una carica eterna), nei panni dell'Alieno invece avremmo a disposizione tutto ciò che natura ci ha dato: fisicità massiccia,velocità,artigli, una bocca retrattile letale e una coda da scorpione tostissima, il tutto coadiuvato da una visuale aliena di grande effetto scenico, ma la cosa che più stupisce dell'alieno è che potremmo anche inserire le nostre uova all'interno delle nostre vittime aumentando la nostra progenie.
Nei panni del Marine invece saremo di certo più vulnerabili potendo contare solo su un fisico umano per l'appunto(infatti il Marine è sconsigliato ai neofiti) ma saremo ripagati con una notevole quantità di armi da fuoco.
Si tratta di essere predatori o prede...è questo il punto...
Come detto AvsP è un gioco dalle molteplici sfaccettature: ti fa sentire mostruosamente tosto nelle mani di quella macchina da guerra che è il Predator, ti fa sentire un gigante, una forza della natura contro una miriade di formiche(i Marine) che cercano di porre fine alla tua specie nei panni dell'Alieno ma con un rapido voltafaccia ci tramuta in prede se davanti al nostro alieno digitale si para un Predator e ti fa sentire solo, sgomento contro uno sciame di creature molto più forti, agili e sanguinarie di te(gli Alieni hanno nella loro IA ben 256 tattiche di attacco) potendo fare affidamento solo sui tuoi riflessi, il tuo sangue freddo e il tuo fido fucile, capita spesso di sentire un sospiro maligno dietro se e girandosi di colpo vedere un'inferno di quelle letali creature arrivarci contro tanto che a volte ci si trova a continuare a premere il pulsante di fuoco anche a battaglia finita come in preda a un arcano istinto di conservazione.
Ebbene si, questo gioco spaventa e lo fa seriamente, non come molti survival horror che ti piazzano due mostrilli digitalizzati con la presunzione di essere terrificanti, la maggior parte di questi survival horror al confronto del claustrofobico gioco Rebellion spaventano tanto quanto una gita al circolo bocciofilo del paese, AvsP ti prende dentro, si aggrappa alla bocca dello stomaco quando meno te lo aspetti e ti fa venire una paura bestiale connessa a un'ansia pulsante di ritrovarti, appena girato quell'angolo di corridoio di nuovo sgomento e assalito di sorpresa da creature ostili(che siano Marine, Predator o Alieni a seconda della scelta del personaggio) che l'unica cosa che bramano è scrivere il tuo nome nell'anagrafe dell'aldilà.Il gioco è strutturato su obiettivi differenti a seconda del personaggio scelto, essi sono strutturati rispettivamente in questo modo: il Marine deve riuscire ad arrivare al centro di comando, innescare il meccanismo di autodistruzione della base e fuggir via(il tutto molto facile a dirsi ma ben poco facile a farsi) mentre il Predator deve riuscire a prendere come trofeo la testa della regina degli alieni(le prede preferite da questi cacciatori interstellari) ed infine l'Alieno deve riuscire a trovare la propria Regina imprigionata in un certo qual punto della stazione spaziale dai cacciatori...una guerra tra specie insomma è in qualunque forma decidiamo di giocare ci troveremo giusto in mezzo.
Si tratta di essere predatori o prede dicevamo...
La cosa che salta all'occhio è che l'affrontare l'avventura nei panni del Predator e dell'Alieno risulta meno lungo e complicato(ma non meno divertente) che nei panni del Marine tanto che porta a supporre che gli sviluppatori della Rebellion abbiano voluto rendere sfizioso e diversificato la classica scelta della difficolta( easy per il Predator, normal per l'Alieno e hard per il Marine).Comunque la diversificazione degli obiettivi e del gameplay riesce a tenere incollati allo schermo in un modo molto convincente e duraturo.
Cominciamo ad analizzare il gioco nella sua tecnicità.Si parte da quello che colpisce e stupisce più di ogni altra cosa, il comparto grafico, fino ad allora mai ci si era spinti così oltre i limiti in un fps, per la prima volta in quel genere , gli stage erano realizzati in grafica poligonale dando vita a un vero 3D ,mentre i personaggi e alcuni elementi dello scenario erano solo dei bitmap ma disegnati, curati e animati con uno stile eccelso e una cura certosina.Tutto questo rende AvsP un gioco fottutamente al'avanguardia per l'epoca, è bellissimo perdersi in quegli ambienti cupi e claustrofobici e magistralmente realizzati e poi, non dimentichiamocelo AvsP era anche il primo sparatutto che permetteva al proprio personaggio di insinuarsi negli stretti condotti di areazione per riuscire a superare una porta chiusa, ora questo può apparire nella norma ma nel 1994 non era una cosa propriamente usuale, immaginate lo sgomento dei videogiocatori dell'epoca che trovavano il proprio marine procedere con affanno nel condotto e poi trovarsi di fronte una alieno con la bava acida alla bocca che minaccioso veniva contro strisciando come un demoniaco rettile uscito da chissà quale girone infernale.L'audio invece generò non poche diatribe all'epoca, si perchè AvsP non è provvisto di accompagnamento musicale...e meno male diciamo, visto che nessun accompagnamento musicale sarebbe riuscito a ricreare quella sensazione di ambiente ostile che danno le varie urla del Predator, gli sbuffi e stridii dell'Alieno e gli altri splendidi effetti sonori alternati a un malsano silenzio alquanto straniante, ripeto, questa non deve essere in alcun modo intesa come una mancanza, semplicemente in questo gioco la musica non doveva esistere ed è giusto così.Passando alla voce gameplay anche qui si raggiungono picchi di eccellenza: raramente lo strano e scomodo joypad del Jaguar è riuscito a risultare così familiare nelle nostre mani, tutti i movimenti sono studiati alla perfezione e ben diversificati a seconda del personaggio scelto, stavolta quella scomoda simil-tastiera-telefonica che all'Atari si ostinavano a chiamare controller riesce veramente a risultare come un vero e proprio colegamento nervoso tra noi e il nostro personaggio.Ci rimane solo da trattare la longevità e questa, con tre personaggi con obiettivi e strategie differenti coadiuvate da una trama avvincente, una difficoltà ben calibrata e un buon numero di stage si attesta su livelli più che buoni.In definitiva so che quello che ho scritto può essere definito spicciolamente come un'accozzaglia di luoghi comuni ma questo è lo scotto che si paga recensendo un gran gioco, si cade spesso nel retorico e nello scontato ma è giusto così.
Anno mundi Rebellion, l'anno zero degli fps: da li nulla è più stato come prima.
Voto-9,2
Pro
Monumento digitale
Contro
E' uscito su una console sfigata
Luca "dracula83" Paternesi

Recensione Tempest 2000(Atari Jaguar)

TEMPEST 2000
Piattaforma-Atari Jaguar
Sviluppatore-Llamasoft
Produttore-Atari
Data uscita-1994
Reperibilità-Scarsa
Strana macchina il Jaguar, all'epoca della sua uscita doveva rappresentare la nuova frontiera del videogiocare e invece rappresentò solo l'addio dell'Atari al mercato delle console schiacciato dalla scelleratezza finanziaria della grande A e dalla concorrenza degli arrembanti 32 bit di casa Sony e Sega.Questa macchina suscita ancora moltissime diatribe riguardo al suo hardware, chi lo definisce un 16 bit "pompato" riferendosi alla sua cpu(un Motorola 68000 a 16 bit), chi lo definisce un 32 bit riferendosi al processore grafico appunto a 32 bit e chi come la stessa Atari, dice che fu la prima macchina ad avere 64 bit di potenza(sommando il processore grafico a quello audio).Il reale bittaggio del Jaguar non è una cosa che possiamo stabilire noi ne tantomeno questa è la sede adatta per farlo.Del Jaguar e della sua breve e triste parabola si piu' dire di tutto e di piu' in male, ma non si puo' negare che fosse una macchina massiccia(lo testimoniano il monumentale Alien vs Predator e la versione spettacolosa di Rayman che teneva testa a quella Playstation) e che tra i tanti giochi di merda abbia avuto delle uscite di ottimo livello e dei capolavori che meritavano da soli di aver un Jaguar attaccato alla tv. Uno di questi è proprio questo Tempest 2000, opera del guru digitale Jeff Minter e della sua Llamasoft, sparacchino "cilindrico" dall'alto tasso blastatorio e allucinogeno.
Jeff prese il buono ma datato Tempest(datato 1981), lo infarcì di un comparto grafico al limite dell'allucinante e dell'allucinato: colori acidissimi e vistosi che si muovono e si fondono sullo schermo dando vita a una policromia, misto di stile e pazzia tale da poter essere la miglior copertina da poter applicare su The dark side of the moon dei Pink Floyd, vi aggiunse un comparto audio acido e compulsivo, musiche techno acidissime che diventano tutt'uno con
gli effetti di gioco e la policromia dello schermo dando vita a un mondo a se in cui diventare parte integrante della sensorialità del gioco.Infine prese il gameplay immediato ma un po' datato dello shooter di casa Atari e lo rivoluzionò con modifiche mirate(una su tutti il fantastico salto) e geniali power up.Cosa ne è uscito?Qualcosa di micidiale, un cocktail così acido che sembra il delirio di un
impasticcomane, che crea dipendenza allo stato brado, Tempest 2000 è un gioco di quelli velocissimi e bastardi, quelli che dopo la 150ma partita di fila ti fanno dire alla mamma che chiamava per la cena:-ANCORA UNA POI SMETTO!!!
Ma qual'e' il concept di base di Tempest? Niente di piu' semplice, vi è un'astronave, vi è un poligono in grafica vettoriale (che funge da tunnel di gioco) sul cui bordo superiore la suddetta astronave si muove, vi sono degli alieni che risalgono questo poligono...e ci siete voi che con la bastardissima e compulsiva pressione del tasto di fuoco dovrete blastarli senza pietà alcuna... Niente di più semplice dicevamo, ma quando nello schermo si scatena quell'inferno cromatico, musicale e blastatorio si realizza di essere di fronte a una delle esperienze audiointerattivovisive più allucinanti e belle della storia del videogioco.
Frenesia, si questo è quello che prima di tutto viene in mente giocando a questo titolo, che nella sua semplicità riesce a catturare molto piu' di tanti giochi con trame cinematografiche...e pensare che il concept è datato 1981...serva da lezione a molte software house...In definitiva che si abbia o meno simpatia per Jeff Minter e la sua passione per ovini e colori troppo vistosi, che vi stia sulle palle o meno Atari e la sua sfigata console a 64 bit, questo Tempest 2000 è un'esperienza consigliata a tutti, un gioco semplice e devastante come purtroppo non se ne fanno quasi piu, lo zio Jeff è uno di quei personaggi strani ,schivi..quelli che si chiudono in cantina e ti sviluppano un gioco completamente da soli e con pochi mezzi...ed per questo che lo amiamo e che un po ci manca...Vedendo questo Tempest ti chiedi, perchè il Jaguar è morto in un modo così crudele? I motivi sono tanti e non è certo questa la sede per discuterne come dicevamo prima, comunque oramai il Jaguar è morto e sepolto insieme ad Atari(quella vera, non quella software house che cerca di dire che Matrix-the path of Neo sia un buon gioco) ma di certo questo Tempest 2000 rimane li fiero, davanti alla loro tomba a farli brillare in eterno e a far riflettere su "quello che avrebbe potuto essere".
Voto-9,6
Pro
Delirio cromatico
Gameplay fulmineo e devastante
Musiche memorabili
Virtualmente infinito
Contro
Potreste non riuscire a smettere di giocarlo...

Luca "dracula83" Paternesi

martedì 5 febbraio 2008

Recensione Bad Mojo (PC)

BAD MOJO
Piattaforma-PC
Sviluppatore-Pulse Entertainment
Produttore-Acclaim
Data uscita-1996
Reperibilità-Scarsa

Partiamo subito da un punto insindacabile: Bad Mojo è una delle avventure grafiche(e videogioco in generale) più originali di sempre e già questo basta per fargli pretendere un po di attenzione da parte nostra.
Perchè è così originale? E' presto detto: il nostro alter ego virtuale per l'occasione è un etomologo che nella sua squallidissima camera di un motel ancora più squallido si sta preparando per scappare in Messico.
Perchè scappa? Beh crediamo che dipenda molto dal fatto che si stia gongolando ampiamente di fronte a una valigia zeppa di dollari di finanziamenti scientifici che si è appena fregato.
Comunque il nostro onesto e probo protagonista prima di scappare apre un cassetto e tira fuori un vecchio orologio regalatogli dalla madre che per uno strano sortilegio lo trasforma in una blatta...un bacarozzo per dirla meno finemente.
Qui comincia l'originalità, dai ditelo non vi è capitato molto spesso di impersonare un bacarozzo no?
L'originalità del gioco prosegue con le meccaniche: in un avventura punta e clicca....viene proprio a mancare il punta e clicca! Niente cursore, niente inventario eccetera, solo le frecce direzionali per muovere il nostro bacarozzoso alter ego che fungerà per l'occasione da personaggio e puntatore allo stesso tempo.
L'originalità poi prosegue anche negli enigmi: non solo dovremo agire come uno scarafaggio ma dovremo anche abituarci a pensare come uno scarafaggio perchè tutte le azioni che andremo a compiere devono essere risolte cercando di trarre il massimo dalla nostra nuova forma fisica.
Mentre andiamo avanti nel cercare di tirare fuori dai guai il nostro ladro di finanziamenti scientifici e farlo tornare un fetente si, ma almeno senza esoscheletro, ci rendiamo conto che la grafica iperrealistica è di ottima fattura, con fondali a immagini fisse digitalizzate e il nostro bacarozzo in 3D che vaga per lo schermo.
Ci accorgiamo di un sonoro che pur senza eccellere fa il suo dovere, ci accorgiamo che il parlato invece è eccellente e ci accorgiamo anche purtroppo che il gioco è corto molto corto, circa 8 ore.
Ma fortunatamente ci accorgiamo anche che abbiamo sottomano uno dei prodotti più originali degli ultimi anni che a più di dieci anni dalla sua uscita risulta ancora estremamente fresco e godibile e intriso di una discreta dose di humor, e tanto ci basta per esser certi di non aver sprecato il nostro tempo, pur se poco, in esso.
Voto-8,5
Pro
Estremamente originale
Ottimo effetto scenico
Divertentissimo e intelligente
Contro
Longevità invero scarsa

Luca "dracula83" Paternesi

lunedì 4 febbraio 2008

Rez HD provato su XBLA


Poco tempo fa, Luca ci ha parlato della versione Dreamcast di Rez, l'allucinante opera di Tetsuya Mizuguchi e del suo team U.G.A responsabile tra l'altro di Space Channel 5.
Bene oggi vi dirò che ho provato la versione HD di Rez, disponibile da pochi giorni su Xbox Live Arcade.....roba da incomarti per tutta la serata sulla poltrona ragazzi... visto che era da anni che non ci giocavo più ormai ero preparato a farmi smontare l'entusiasmo dal tempo che ineluttabile spesso si porta via giudizi positivi su giochi che ormai hanno parecchi anni alle spalle...bhè cosi non è stato gente.
Rez è sempre in ottima forma e il tempo questa volta ha avuto la peggio su quella che è una delle opere videoludiche più sperimentali e riuscite di questi ultimi anni...ho provato prima la versione originale del gioco e poi quella in HD e a dire il vero non ho trovato sostanziali differenze...il concept è sempre quello...musica acida, poligoni dai colori caldi, e blasteraggi di massa fanno si che questo Rez abbia l'onore ed il privilegio di non essere racchiuso in nessuna categoria...perchè non esiste nulla di neanche lontanamente simile...se avete almeno 800 microsoft point lasciate perdere tutto il resto...scaricatevi immediatamente questo capolavoro!
Andrea "Doria" Marchi

Recensione Way of the warrior (3DO)

WAY OF THE WARRIOR
Piattaforma-3DO
Sviluppatore-Naughty Dog
Produttore-Universal Interactive
Anno uscita-1994
Reperibilità-Scarsa(Fortunatamente)

Ci si chiede ancora perchè il 3DO non sia riuscito ad imporsi nel panorama videoludico, si parla del prezzo troppo elevato, si parla di scarsezza tecnica e di molte altre cose tra cui anche di penuria di software.
Penuria di software dicevamo e tra quel poco che c'era figura anche quest'esimia monnezza digitale realizzata da una Naughty Dog in stato di lobotomia ludica.
Tale perla di pattume all'epoca fu pubblicizzato (ovviamente) come la rivoluzione del beat em up salvo poi rivelarsi uno sterile e malfatto tentativo di imitazione del gore sanguinolento di Mortal Kombatiana memoria.
Parlavamo di Mortal Kombat, il titolo Midway creò di fatto i picchiaduro con attori reali digitalizzati e grazie a questo artifizio ebbe anche il merito di creare (incolpevolmente visto che il gioco Midway era molto ben realizzato)uno dei filoni ludici con la maggior concentrazione di pattume inverecondo e, tra questi geniali episodi di nettezza urbana videoludica si fa notare alla grande ovviamente il titolo che stiamo trattando, Way of the warrior appunto.
Già ,di suo ,il pad del 3DO non era affatto il massimo della precisione e dell'ergonomia...se ci si mettono anche i programmatori a fare minchiate, apriti cielo!Possiamo godere in questa perla di una delle peggiori implementazioni di sistemi di controllo mai attuate per un picchiaduro: Way of the warrior è totalmente ingiocabile, ma ingiocabile da bestemmia eh! Il nostro personaggio giocante avrà sempre la stronzissima abitudine di fare tutto tranne che quello che gli stiamo ordinando di fare tramite pad.
A questo associamoci anche una totale scopiazzatura dei personaggi di Mortal Kombat...ma...almeno fossero copiati bene! Ci troviamo di fronte a una vera banda di disadattati digitalizzati che sarebbero stati scartati anche da un programma di Luca Giurato!
Come non parlare poi del tentativo di scimmiottamento delle Fatality di Mortal Kombat, anche queste ideate e realizzate in maniera vergognosa.
Insomma che dire, è quasi stressante recensire un titolo come questo, possiamo solo dire che è uno dei titoli peggiori a cui ci sia capitato di giocare...una vera chiavica, compratelo pure, ma non dite che non ve lo avevamo detto.
Voto-2
Pro
Fa fare delle grassissime risate...
Contro
...per i motivi sbagliati
Tecnicamente realizzato da cani
Esteticamente fognoso
Luca "dracula83" Paternesi

domenica 3 febbraio 2008

Scan di vecchie riviste


Vi siete persi qualche puntata della storia dei games?
Fatevi un bel tuffo nel passato videogiocoso e cartaceo allora....volete sapere cosa si leggeva sul numero 10 di The Games Machine del 1989? o sul primo numero di GamesPower ad esempio?
Ho trovato questo figherrimo sito inglese che pubblica gli scan di intere riviste di videogames del passato...tra l'altro ci sono anche numerosi magazine italiani... The Games Machine e GamesPower tra tutti...è un pò macchinoso sfogliarli perchè hanno creato delle immagini di ogni singola pagina e perciò per andare a quella successiva è ogni volta necessario remenare con i tasti indietro-avanti del browser che è un bello sbattone...un documento di tipo Adobe avrebbe sicuramente rappresentato la soluzione perfetta per questo bellissimo progetto di Amarcord videoludico...il sito si chiama Old Computer Mags e vi consiglio davvero di andarvi a leggere qualche vecchia rivista italiana di settore...vista la penuria di informazione di qualità odierna provate a farvi un'idea di cosa voleva dire scrivere di Videogames quasi venti anni fa.

Andrea "Doria" Marchi





venerdì 1 febbraio 2008

Speciale Top Ten dell' antieroe

TOP TEN DELL'ANTIEROE

Esordisco su questo blog del retrogamer con un articolo un pò insolito...ho deciso di stilare una mia personalissima classifica dei dieci protagonisti di videogiochi più insoliti della storia dei games...per insolito intendo un personaggio che esce dall'abusatissimo archetipo dell'eroe....eroe senza macchia, dal passato magari un pò confuso, belloccio spavaldo e ci siamo capiti insomma...uno tipo Link di Zelda o Dante di Devil My Cry...che palle...tutti perfetti...non sbagliano mai, sanno sempre cosa fare e la fanno sempre al momento giusto.
Fortunatamente esistono anche altre forme di eroe...di gran lunga più umane...perchè sbagliano e non ne fanno un dramma oppure si lasciano andare a pensieri o comportamenti diciamo insoliti...eccovi quindi qui stilata la mia personalissima top ten...se non siete daccordo siete ovvimente pregati di tenervelo per voi


10° Earthworm Jim

Un lombrico antropomorfo vestito con un tuta spaziale e munito di pistola laser che spesso e volentieri adopera mezzi piuttosto insoliti per eliminare gli avversari....li frusta con la testa o gli lancia delle mucche addosso...occorre aggiungere altro?
Il protagonista dell'omonimo plattform apparso anni fa per la prima volta su piattaforma Supernintendo è manco a dirlo uno tra i miei preferiti...un idiota senza alcun limite....è stile allo stato puro...IDIOTA


"Jim è pronto a tutto pur di difendere la razza bovina"


9° Guybrush Threepwood

Possibile che il personaggio con il nome più contorto ed impronunciabile di tutto l'universo del videoludo sia comunque sulla bocca di tutti?
Si porcavacca...dal momento che è il protagonista di uno dei giochi più famosi della galassia...probabilmente anche un tronista di Maria de Filippi conosce la mitica saga di Monkey Island...il monarca delle avventure grafiche può infatti contare sul coraggio di un aspirante pirata che soffre il mar di mare.
Guybrush Trepwood non sà manco come sguainare una spada...però riesce a sconfiggere i temibili pirati dell'isola di Melee a colpi di barzellette....ti fa piegare in due dalle risate dall'inizio alla fine del gioco....INGENUO

"Guybrush mentre viene fregato alla grande"



8° Viewtiful Joe

Un ragazzino brufoloso si trova al cinema con la ragazza per guardare l'ennesimo film del suo eroe preferito...all'improvviso la ragazza viene rapita dal cattivone del film e il ragazzo è costretto suo malgrado ad entrare nella pellicola per capire che diavolo è successo.
Cosi cominciano le avventure di Viewtiful Joe, la parodia più irriverente sull'abusatissimo stereotipo dell'eroe in calzamaglia....Viewtiful Joe sfotte alla grande tutti i vari Superman, Spiderman, Flash e compagnia bella messi insieme....l'unica cosa che gioca in sfavore al suo estremo carisma è la notevole difficoltà del gioco che in diversi punti ti fa imprecare contro di lui e contro le più alte gerarchie del regno dei cieli...IRRIVERENTE

"Yeahhhhhhh!!!!"


7° Wario

E' la fottuta nemesi dell'idraulico più famoso dei games...Mario.
Mario vi dico che è persino peggio di Topolino...è la perfezione fatta alla perfezione...vince sempre...è eroico, si butta a capofitto a salvare la principessa Pesca...poi gioca bene a tennis, a calcio a golf, va sui go-kart, si candida alle presidenziali negli USA...e Wario?
Bhè Wario è decisamente più interessante....infatti ruba, trafuga tesori ed è il peggiore dei lestofanti...qualsiasi cosa pur di accumulare ulteriori ricchezze...inoltre è cesso e persino grasso ed ha il naso rosso come se bevesse dalla mattina alla sera...e nonostante che alla Nintendo vivano i più grandi moralizzatori del pianeta, Wario è riuscito a diventare protagonista di più di un gioco....INGORDO

"Due ignare fans prese in ostaggio da Wario quasi sicuramente a scopo di estorsione"



6° Kain

In Soul Reaver è il re dei vampiri, ma nella serie successiva di Blood Omen egli diventa protagonista quando verranno narrate le vicende antecedenti a quelle di Soul Reaver.
Non credo che abbiate capito bene, comunque questo vampirone di due metri e mezzo è un fetentone di prima categoria...infatti oltre ad essere cinico oltre ogni limite non ha scrupoli nemmeno per i suoi più fedeli uomini...ha fatto uccidere il suo luogotenente Raziel (protagonista di Soul Reaver appunto) perchè pensate aveva addiritura osato evolversi prima di lui (manco fosse un pokemon)...se giocate alla serie di Blood Omen potete impersonare questa autentica carogna...fantastico vero?....BASTARDO

"Kain mentre cerca di convincere qualcuno con le buone (ovviamente) a farsi dare una sigaretta"



5° Lizzie

Lizzie è una lucertolona gigante tipo Godzilla ed uno dei tre protagonisti di Rampage...ma cito solo lui perchè il gorillone e il lupomannaro gigante mi sono sempre stati sul belino....salvate Lizzie da quei fetecchioni e poser dell'esercito che pensate un pò vogliono impedirvi di distruggere la citta e di tirare giù palazzi e grattacieli....Lizzie faceva casini in città già 15 anni prima di Tommy Vercetti in GTA...però come dimostrato il mafioso tira di più del lucertolone...peccato però....VANDALICO

"In questo scatto d'epoca troviamo Lizzie mentre cerca di far sloggiare gli abusivi da un centro sociale"



4° Donkey Kong (Cranky Kong)

Ehi attenzione non confondiamoci con il personaggio più noto del panorama Nintendo, protagonista di Donkey Kong Country nonchè dei millemila spin-off creati da Nintendo per spremere ancora più soldi dai suoi personaggi più celebri...pensate alla Nintendo di venti anni fa, agli albori delle genealogia scimmiesca infatti troviamo suo nonno..tale Cranky Kong...il vecchietto che ciondola sulla sedia a dondolo in DK Country rimproverando tutti i giovinastri dei giorni d'oggi.
Ebbene quel vecchietto come confesserà lui stesso è nientenemmenoche il gorillone cattivo di Donkey Kong...il primo videogioco arcade che ha lanciato la Nintendo più di venti anni fa nell'olimpo del videogame e scaturito dalla mente di un giovanissimo genio....tale Shigeru Miyamoto.
Se in Donkey Kong si era macchiato del crimine di rapimento (a scopo di stupro presumo_ndr.) della giovane Pauline che dovrà essere salvata dall'esordiente Mario che ancora si chiamava Jumpman, nell'episodio successivo, uscito un anno dopo sarà invece lui a finire tra le grinfie di Mario (in un inedita versione da cattivo)...mentre invece nel terzo ed ultimo Donkey Kong uscito su NES il caro Cranky pensa bene di reitare i suoi crimini e torna quindi nella parte del cattivo...per finire dunque lo troviamo come semplice comparsa in Donkey Kong Country su Snes nel 94 dove ormai infermo, ebete e altamente scassamaroni dispensa inutili consigli alle nuove leve protagoniste di videogiochi...RECIDIVO

"In alto a sinistra coi barili di Havana Club Anejo 8 troviamo un giovane ed aitante Cranky Kong"


3° Doshin the Giant

Non è difficile immaginare come il peggior gioco Nintendo degli ultimi anni non abbia mai avuto un seguito...ne è bastato solo uno per far venire l'itterizia a chi ha giocato anche solo per cinque minuti a questa monnezza videoludica.
Si mormora infatti che il gioco di Doshin the Giant sia ormai un pezzo raro tra i collezionisti perchè quasi tutte le copie sono andate distrutte con il classico lancio della finestra...pessima mossa tra l'altro perchè alcuni scienziati hanno affermato che il dvd di Doshin the Giant è il prodotto meno biodegradabile del mondo infatti il suo periodo di decadimento radioattivo è di circa 10.000 anni... dopodichè si trasforma in merda.
Doshin è un gigante orribile le cui fattezze ricordano troppo un barbapapà giallognolo....dalla sua colorazione e dalla faccia da beota possiamo dedurre che il gigante sia affetto da cirrosi epatica ormai allo stadio terminale...ciònonostante il temibile Doshin prima che gli esploda fragorosamente il fegato decide di fare il dio.
No non sto bestemmiando gente (anche se sono dell'idea che sia una pratica estremamente salutare)...è nostro preciso dovere far si che questa specie di schifezza deambulante venga adorato da una popolazione di pazzi primitivi e se ciò non avviene il gigante cirrotico sbarella e si incazza di brutto e distrugge la civiltà dei primitivi....perciò conviene non farlo incazzare troppo....IMMONDO

"Doshin il Gigante in trip mentale poco prima che schiattasse per cirrosi"




2° Tingle


Tingle è un nanerottolo bruttissimo, vestito come un deficente che appare in alcuni giochi di Zelda....è avido di danaro peggio di uno scozzese con madre genovese e padre ebreo...inspiegabilmente Nintendo dopo averlo usato come comparsa nei vari Zelda ha deciso di inserirlo come pratogonista di un proprio gioco su Nintendo DS.
Già mi immagino il nugolo di funboy Nintendo che hanno creato petizioni online per chiedere a gran voce un gioco tutto suo....si vocifera persino che della gente estremamente nerdacea abbia realizzato un suo cosplay.
Comunque se pensavate che Doshin fosse davvero brutto allora non avete ancora ben chiaro chi sia Tingle...avete presente quella pubblicità dei primi anni '90 della Kodak?
Il nanerottolo rugoso che diceva "ciribiribì kodak"...ecco...vestitelo di verde come il leghista Calderoli e mettetegli una cuffia verde a papillon...eh questo è carisma gente...BRUTTO

"Siii ho trovato la foto del cosplay di Tingle... pensate che è persino meglio dell'originale"



1° Michael Jackson

Da molti additato come "The king of pop"...io ce lo vedo meglio come "The king of questa classifica"...infatti il caro Michael ha sbaragliato la concorrenza in questa mia personalissima classifica dell'antieroe dei videogames.
Nel gioco Moonwalker per Sega Megadrive dovrete infatti aiutare il camaleontico cantante a liberare i bambini (ehm..) presi in ostaggio da un organizzazione di gangster.
Ispirato al celebre musical dovremo quindi aiutare un presunto pedofilo a raggiungere i suoi amati bambini...ma è assurdo...è come giocare col Dottor Menghele a trovare i coloni israeliani...e come se non bastasse dovremo eliminare dei gangster in assetto da guerra armati peggio di rambo con dei balletti di breakdance....ho deciso ha vinto Michael..."PORELLO"

"Ma..ma...Michael 'zo fai? lascia stare quella povera bambina dai su"


Ok...ho concluso....se per puro caso non foste daccordo sappiate che il modulo dei commenti esiste anche per insultare i redattori....alla prossima!
Andrea "Doria" Marchi

Luca Paternesi(Amministratore)

Luca Paternesi(Amministratore)
VIDEOGIOCHI PREFERITI: The secret of Monkey Island, Another World, Agony, ICO

Andrea Marchi(Redattore)

Andrea Marchi(Redattore)
VIDEOGIOCHI PREFERITI: Final Fantasy 6, Broken Sword 2, Yoshi's island

Filippo Ceron(Redattore)

Filippo Ceron(Redattore)
VIDEOGIOCHI PREFERITI: Ocarina of time, Shenmue, Super Mario Bros 3

Edoardo Incerti(Redattore)

Edoardo Incerti(Redattore)
VIDEOGIOCHI PREFERITI: The king of fighters 94, Grim Fandango, Sin & Punishment


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