domenica 20 gennaio 2008

Recensione NBA Hangtime (Nintendo 64)

NBA Hangtime
Piattaforma-Nintendo64
Sviluppatore-GT Interactive
Produttore-Midway
Data Uscita-1996
Reperibilità-Difficoltosa

Vi siete mai chiesti che cosa rende un gioco estremamente godibile? Grafica, potreste pensare. Ma anche immedesimazione, coinvolgimento, realismo, sonoro, longevità e tante altre cose. Invece, strano a dirsi, basta un unica cosa e ben implementata: la semplicità, sorretta da buone idee di base, ovviamente. Ed è proprio questo che fa NBA HangTime, divertentissimo "sportivo" arcade dedicato al mondo del basket americano che fa dei comandi semplici e dell'immediatezza i suoi punti di forza.
Non si rivelò un titolo rivoluzionario, sia chiaro, anche perchè riprendeva per certi versi le stesse meccaniche del più celebre NBA Jam.
La cosa che rammarica, però, è notare il successo che hanno avuto serie come per l'appunto Jam e, per parlare di giochi più recenti, NBA Street e constatare invece che questo HangTime lo hanno giocato in pochissimi. Dimostrazione di questo clamoroso insuccesso è anche la totale assenza di recensioni italiane (a parte questa si intende) relative al gioco.
Eppure HangTime (da ora HT) meritava molta più attenzione ed in alcuni casi è stato stroncato anche troppo in fretta dalla critica, in particolar modo quella americana.
NBA HT si presentava al giocatore con una grafica bidimensionale in stile "cartoon", molto caricaturistica insomma. Sebbene sotto questo aspetto non sfruttasse di certo l'hardware del Nintendo 64, capace per altro di regalare perle grafiche del calibro di Mario 64 o LylatWars, è da notare con piacere come il gioco fosse tecnicamente pieno di stile e, soprattutto, il pubblico fosse realizzato meglio che in qualsiasi altro sportivo. La gente sugli spalti si alzava ed esultava ad ogni canestro, era ben caratterizzata ed era chiaramente distinguibile. E pensare che, al giorno d'oggi, ancora si fatica ad ottenere risultati del genere col 3D, ma sorvoliamo.
Rimanendo in ambito tecnico non si può non citare poi la mitica colonna sonora (per altro composta da pochissimi pezzi, ma sublimi) che, una volta ascoltata, non riuscirete più a dimenticare: a distanza di circa 4 anni dall'ultima partita (prima di quest'oggi) riesco ancora a ricordarmi un paio di canzoni, davvero sensazionali.

Sul campo della giocabilità invece l'immediatezza la faceva da padrone: gli incontri erano dei 2 vs. 2 adrenalinici e spettacolari, assolutamente non simulativi ma dannatamente arcade. Falli ai limiti della legalità e schiacciate a svariati metri d'altezza la facevano da padrone e la semplicità dei comandi renderva il tutto un'esperienza per certi versi "zen".

Nel gioco avremmo controllato unicamente uno dei due giocatori, il nostro, quello creato da noi e col quale avremmo affrontato tutte le squadre NBA fino alla gloria finale. La personalizzazione del nostro alter-ego era forse un po' scarna, ma assolutamente esilarante, molte delle facce disponibili erano deliranti ed incredibili: un lupo, una palla da basket, un pagliaccio e tanti altri, comprese donne o persone obese. Graditissima era inoltre la possibilità di dare un nickname al nostro giocatore in modo da farlo pronunciare dal telecronista. Il sistema di crescita del personaggio era simile a quello di un GDR (si potrebbe azzar
dare), e ogni 4 vittorie si ottenevano 2 punti da aggiungere alle nostre statistiche. Un simpatico "trivia quiz" al termine di ogni match permetteva inoltre (una volta raggiunti i 100 punti risposta) di ottenere un bonus di 10 punti abilità aggiuntivi, che fanno sempre comodo.
La longevità poi era pressochè infinita: una volta sconfitte le 29 squadre NBA i match divenivano casuali e di volta in volta la CPU creava nuovi personaggi fortissimi contro i quali cimentarsi, per continuare a far salire il vostro record di vittorie, senza contare il multiplayer, vera peperlizia dell'offerta Midway. Il tutto condito infine da un sistema che registrava ogni singola statistica offrendovi la media dei vostri punti per ogni match, i canestri concessi, stoppate effettuate e tutto quello che vi possa venire in mente.

Che dire, forse sono un po' di parte, perchè sono un giocatore di basket, forse ricordo il gioco con particolare entusiasmo perchè ha rappresentato la mia infanzia videoludica ed è stato il mio primo titolo per Nintendo 64 e forse lo adoro solo perchè è stato il primo ed unico gioco che ha fatto avvicinare mio padre all'universo dei videogiochi, facendolo giocare al mio fianco (era tra l'altro fortissimo!), ma è impossibile non abbozzare un sorriso di fronte ad un prodotto così semplice ed appagante, a mio parere uno dei pochi detentori del cosiddetto "puro divertimento" e che risulta ancora oggi godibile, con qualche amico al fianco, un pacco di patatine e il pad tricornuto...

Voto-7,9

Pro

Immediato

Divertente
Longevo

Contro

Grafica non eccezionale

Edoardo "Method 03" Incerti

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Luca Paternesi(Amministratore)

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Andrea Marchi(Redattore)

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Filippo Ceron(Redattore)

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Edoardo Incerti(Redattore)

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