giovedì 24 gennaio 2008

Recensione Pac Man(Coin Op)

PAC-MAN
Produttore: Namco
Sviluppatore: Namco
Distributore: Midway Games
Piattaforme: Coin-op
Data d'uscita: 1980
Reperibilità: Estremamente difficoltosa

Parlare di un gioco come Pac-Man non è certamente facile. Tutti, ma proprio tutti, hanno provato nella loro vita almeno una volta il suddetto gioco. Cosa ci sia di speciale in una "pizza mancante di una fetta" (come ama definirla il suo creatore che infatti da ciò trasse l'ispirazione) non lo sappiamo, resta il fatto però che il mondo videoludico non sarebbe lo stesso se la pallina gialla Namco, in qualche modo, non riempisse le nostre giornate.
Pac-Man è fondamentalmente un puzzle game a base "labirintica", ma la verità è che trovargli un' ubicazione all'interno dei generi esistenti è quantomai complicato. Il gioco consiste nel guidare la celebre pallina gialla all'interno di vari livelli (che sono poi dei labirinti) mangiando tutte le palline che si incontrano ed evitando di essere a nostra volta mangiati dai temibili fantasmini! Già perchè, se non lo sapevate, i nostri acerrimi nemici saranno dei tenerissimi fantasmini che all'apparenza non hanno nulla di malvagio, ma che sapranno farvi bestemmiare non poco in certe occasioni. Ma il bello è che potrete avere la vostra rivincita mangiando le "pallette" (no, non si tratta di droga) più grandi che faranno sì, per un limitato periodo di tempo, che i veri cacciatori siate voi, costringendo i fantasmini a scappare terrorizzati.
Nonostante lo scopo principale possa apparire quello di completare di volta in volta i vari livelli bisogna ricordare che l'anima principale di Pac-Man è l'Hi-Score. La voglia di migliorare costantemente i propri punteggi è sempre elevatissima ed è per questo che, nel 2008, con titoli come Halo 3, BioShock e Mario Galaxy il mio bel PC ogni tanto viene acceso al fine ultimo di "cazzeggiare" per un'oretta con questa vera e propria droga videoludica.
Non mi azzardo a parlare di grafica e sonoro (sebbene ci sia da spendere qualche parola per gli effetti sonori ipnotici ed al tempo stesso esilaranti) ma, tutt'al più mi limiterò ad un po' di mero citazionismo e a qualche piccola delucidazione "storica" in materia.
Correva l'anno di grazia 1979 e il programmatore Tohru Iwatani, che lavorava per la Namco, andò a cena con degli amici.
Un po' di birra, qualche risata e di colpo un'intuizione: quella pizza alla quale era stata tolta una fetta aveva proprio l'aspetto di una faccia, con tanto di bocca spalancata. Sostanzialmente, per quanto strano possa apparire, è così che è nato Pac-Man, in un sabato sera passato a mangiare pizza con gli amici.
Circa un anno dopo quella cena, più precisamente il 3 Aprile 1980, il primo Pac-Man della storia era stato ultimato da un team, pensate, composto in tutto da 8 persone. Un mese dopo (il 10 Maggio 1980) il gioco venne commercializzato in Giappone, rigorosamente come Coin-op, ma con il nome di "Puckman", derivato dal giapponese pakupaku che vuol dire "chiudere ed aprire la bocca".
Ciò che successe da allora è storia: il gioco venne in breve commercializzato negli Stati Uniti e in Europa, dove cambio il suo nome in Pac-Man (per evitare lo storpiamento del nome in un osceno "Fuckman") e dove ottenne un successo strepitoso e del tutto inaspettato: chi poteva immaginarsi che una palletta gialla sarebbe diventato il nuovo simbolo videoludico?
Vennero prodotti miriadi di gadget, il gioco ebbe tantissime conversioni e versioni (nonchè svariati cloni) e la gente adorava giocarci tentando di raggiungere punteggi spropositati.
Il record assoluto nel suddetto gioco lo detiene Billy Mitcher, che totalizzò ben 3.333.360 punti. Ma, a quanto pare, qualcuno sarebbe riuscito a fare di meglio, anche se in via non ufficiale, raggiungendo la ragguardevole cifra di 6.131.940 punti: questo individuo si chiama Jeffrey R. Yee, diciottenne americano che nel 1982 dovrebbe aver raggiunto questo punteggio e a quanto pare fu anche elogiato dall'allora presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan.
Cambiando al volo discorso una curiosità che voglio raccontarvi assolutamente è quella relativa al 256° livello, apparentemente la fine del gioco. Beh, non è proprio così, il problema è che a causa di un bug (del quale non ricordo esattamente le cause) arrivando al 256° livello metà dello schermo veniva occupato da scritte incomprensibili e che rendevano fondamentalmente il gioco impraticabile. Ma, visto e considerato che il labirinto all'epoca era uno ed uno solo, teoricamente un esperto giocatore di Pac-Man che conoscesse lo sviluppo del labirinto a memoria avrebbe potuto completare anche il fatidico 256° livello oltre il quale (lo si è scoperto tramite emulatore MAME che ha permesso una "magagna") il gioco continua per altri 255 livelli.
Siamo ormai giunti alla conclusione di questa recensione (se così si può chiamare) ed abbiamo parlato del gioco, ma anche di storia videoludica e la cosa non può che farmi immensamente piacere. Divertimento e leggenda si fondono quando si parla di Pac-Man e sono sicuro che storie simili a quelle del 256° livello o di improbabili record continueranno sempre ad esserci, così come ogni 5 o 6 anni spunta un nuovo individuo che dice di venire dal futuro e di chiamarsi John Titor: chissà che non sia vero...
Voto-9
Pro
Semplicissimo
Divertente
Geniale
E' Pac-Man diamine!
Contro
Può dare assuefazione, leggere attentamente il foglio illustrativo
Edoardo "Method 03" Incerti

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